M5S: “trivellazioni in Val Cesano, i Comuni parlino”

“Cresce tra i cittadini la preoccupazione per il mega progetto (“pozzo Monte Porzio”) all’esame del Governo per un’area di ricerca idrocarburi su una superficie di 208,7 kmq tra Mondolfo a est e Piagge a ovest”. Ne dà comunicazione in una nota Jacopo Zuccari, responsabile della comunicazione meet up Marotta Mondolfo a Cinque Stelle.

“Il Movimento Cinque Stelle sta dalla parte dei cittadini che chiedono trasparenza e verità su due questioni fondamentali: salute e ambiente. Di fronte a un ennesimo progetto di sviluppo economico basato eccessivamente sul consumo di risorse (umane e naturali), sulla ricerca spasmodica di iniziative scollegate dalle esigenze reali delle famiglie, il Movimento Cinque Stelle pone un’urgente domanda agli amministratori della val Cesano: perché si è lasciato passare nel silenzio di tutti – tranne del M5S – una legge (lo Sblocca Italia) che concederà carta bianca alle grandi imprese del settore energetico? Perché si è permesso di esautorare il potere legislativo dei Comuni estromettendoli del tutto da ogni forma di controllo sulle opere di “interesse energetico nazionale”? Non è forse l’ambiente un bene da tutelare, non solo gli interessi delle grandi imprese che danno lavoro (sempre più precario)?

Come Movimento Cinque Stelle non nascondiamo profonda preoccupazione per una vallata del Cesano che rischia di trasformarsi in pochi anni in un’area di ricerca e di studio per le trivellazioni. Sulle quali abbiamo gli stessi enormi dubbi suffragati e sollevati in altre parti del disgraziato Stivale (Abruzzo, Basilicata, Puglia), segnate dall’inaudito diffondersi di trivelle o perforazioni in mare o terraferma. Per chiarezza, sulla fattibilità dell’istanza di ricerca “Monte Porzio” l’iter prevede 4 fasi: istruttoria – già in corso – davanti alla commissione Idrocarburi e Risorse Minerarie (Cirm); richiesta di valutazione di impatto ambientale (Via); parere di valutazione del Ministero dell’Ambiente in vista della convocazione della conferenza dei servizi; conferimento dei lavori tramite decreto del Mise. In mancanza dei requisiti tecnici-ambientali, si procede con il rigetto dell’istanza presentata. In tutto questo, però, la parola e la voce dei Comuni e dei cittadini sono evidentemente pari a zero!

PROPOSTE Il M5S Marotta-Mondolfo si impegnerà a informare la popolazione e i cittadini. Ci siamo confrontati in queste ore a livello locale e con il consigliere regionale Beppe Giorgini, da tempo impegnato contro le trivellazioni in mar Adriatico e contro lo stoccaggio di gas nell’area di San Benedetto del Tronto. “Il Decreto Sblocca Italia ha esautorato i poteri dei singoli Comuni che non hanno possibilità di intervento per poter bloccare l’opera – ha confermato il consigliere regionale Giorgini (M5S) – Ci impegneremo affinchè questo assurdo vuoto normativo venga colmato il prima possibile e lo faremo con un’apposita proposta di legge che presenteremo a partire da ottobre”.

 

 

Condividi:
Copyright © 2015 - Aurora Sammartano

Licenza Creative Commons

Lascia un Commento

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.