Da gennaio partiranno i percorsi di presa in carico per i pazienti che hanno necessità di effettuare visite fisiatriche e di riabilitazione a seguito di traumi o interventi chirurgici di ortopedia e neurochirurgia nel distretto di Pesaro.
“Stiamo lavorando alla presa in carico complessiva del paziente – spiega il direttore generale Ast Pu Nadia Storti – nell’ottica dell’integrazione ospedale-territorio e della continuità delle cure. Con questo percorso il paziente dopo l’intervento chirurgico avrà accesso alla valutazione del fisiatra e alla programmazione della riabilitazione motoria e cognitiva, snellendo il percorso di accesso successivo all’intervento e riducendo i tempi di attesa per il trattamento. Il percorso garantisce al paziente una programmazione che lo accompagnerà dalla diagnosi fino alla fine del trattamento con un protocollo codificato e organizzato direttamente dalle strutture sanitarie. Si partirà con i pazienti residenti presso il distretto di Pesaro che sono stati registrati e visitati nell’ambulatorio ortopedico-neurochirurgico degli ospedali della provincia che hanno indicazione a trattamento riabilitativo prioritario e nello specifico pazienti post-traumatici e post-chirurgici. Il cittadino, potrà accedere a tale ambulatorio con l’impegnativa dello specialista, e sarà prenotato direttamente dall’Unità Operativa Ospedaliera.
“Un accordo importante- spiega Luca Meme, il direttore di Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Pesaro e Fano – con la struttura di riabilitazione di Pesaro, di ortopedia-traumatologia e neurochirurgia che avvieranno l’apertura di ambulatori dedicati per i pazienti operati che non dovranno più preoccuparsi di prenotare la visita fisiatrica che gli permetterà di procedere con il percorso riabilitativo. Si ottimizzano i percorsi che porteranno ad una riduzione dei tempi di presa in carico e dunque agevolerà il paziente nel recupero fisico rispetto al trauma subito”.
“Se un ictus o una lesione cerebrale danneggiano il tessuto cerebrale, o dopo un intervento chirurgico cerebrale o spinale– spiega Letterio Morabito direttore della Neurochirurgia Ast PU – i tempi di accesso alla riabilitazione sono determinanti per rendere il recupero più completo e rapido possibile. Con una valutazione celere del fisiatra e il successivo accesso alla riabilitazione è possibile trarre importanti benefici creando un programma specifico per le esigenze del singolo paziente con una ripresa della qualità di vita ottimale, e questo protocollo va in questa direzione”.