Fano e Pesaro, continua l’operazione interforze “Alto Impatto”

Prosegue l’operazione interforze “Alto Impatto” che interessa, tra le varie aree, anche diverse zone della città di Fano.

Nel corso di una di tali attività, gli operatori del Commissariato di P.S., unitamente a unità della Guardia di Finanza del gruppo cinofili e Polizia Locale, si portavano presso il quartiere Poderino dove era stato segnalato un gruppo di adolescenti molesti nonché sospette attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Perlustrando le aree verdi del quartiere venivano notati due giovani seduti su una panchina in un giardino adiacente alla strada principale, non lontano dall’istituto scolastico “Nuti”.

Davanti alla panchina, agli operatori non sfuggiva la presenza, sopra a un tavolo, di un casco protettivo, al cui interno notavano, occultato, un involucro in cellophane trasparente contenente della sostanza solida di colore marrone.

Uno dei due giovani, di fronte a tale circostanza, dichiarava subito trattarsi di sostanza stupefacente e di esserne il proprietario. Si procedeva, così, a una immediata perquisizione personale, all’esito della quale il ragazzo veniva trovato in possesso di un bilancino di precisione. Gli operatori proseguivano anche con una successiva perquisizione domiciliare, la quale, tuttavia, risultava negativa.

Il personale della Scientifica del Commissariato eseguiva gli accertamenti di rito sulla sostanza, risultando trattarsi di stupefacente del tipo hashish per un peso di grammi 49,20.

Il giovane in questione veniva, dunque, denunciato a piede libero per il reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90.

Nel corso della tarda serata di venerdì 17 novembre, personale della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile e alla Squadra Volanti della Questura di Pesaro e Urbino, durante lo svolgimento di servizi straordinari di controllo del territorio mirati al contrasto di gruppi dediti alla commissione di reati contro il patrimonio, identificava due soggetti di nazionalità rumena che avevano in uso un veicolo oggetto di attenzione investigativa.

I due giovani erano giunti in Italia solo da pochi giorni e, appena entrati nella provincia di Pesaro, sono stati immediatamente identificati e accompagnati in Questura per gli accertamenti.

Proprio da questi controlli è risultato che uno dei due era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Francia, perché sospettato di appartenere a una banda armata dedita alla commissione di reati predatori. Il ragazzo è stato immediatamente tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le procedure di consegna allo Stato richiedente.

Gli approfondimenti finora eseguiti hanno consentito di accertare che entrambi i soggetti appartengono a un vasto gruppo delinquenziale, composto sia da uomini che da donne, dedito alla commissione di numerosi reati contro il patrimonio, specializzati nei furti con destrezza (in particolare con la c.d. tecnica dell’abbraccio) e nei furti commessi utilizzando i disturbatori di frequenza (c.d. jammer), che impediscono la chiusura dei veicoli.

Sono state acquisite informazioni, foto, oggetti e documenti al vaglio degli investigatori per verificare il coinvolgimento in delitti commessi in provincia e sull’intero territorio nazionale.

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