Femminicidio Fano, al via processo per la morte di Anastasia

Prima udienza a Pesaro del processo contro Moustafà Alashri, 43enne, omicida reo confesso dell’ex moglie Anastasia, di 23 anni.

La Corte d’Assise, presieduta dal giudice Lorena Mussoni, ha ammesso i testi e disposto il rinvio dell’udienza al 14 febbraio.
L’imputato era presente in aula, non c’era invece nessuno dei familiari della vittima, rimasti in Ucraina ma costituitisi parte civile con l’avvocatessa Roberta Giuliacci.
Alashri è difeso dall’avvocato Simone Ciro Giordano del foro di Milano; accoltellò la moglie con 29 fendenti la mattina di domenica 13 novembre 2022 nella loro casa di Fano.
Lei se ne era andata dopo una crisi di coppia, iniziata in Ucraina, dove i due vivevano fino a sei mesi prima. La fuga dal paese in guerra e l’arrivo a Fano per cercare lavoro non cambiarono il clima tra di loro. Lei trovò subito lavoro in un ristorante di Fano, lui in una pasticceria, ma a un certo punto Anastasia denunciò il marito per maltrattamenti e minacce e se ne andò con il figlioletto.
Qualche giorno dopo, la ragazza tornò nella casa per prendere le sue cose chiamando anche il marito per consegnargli le chiavi. Lui la uccise con 29 coltellate, per poi abbandonare il corpo chiuso in un trolley in un dirupo. Fuggì in treno, ma venne arrestato alla stazione di Bologna (nella foto uno scatto di un momento della fuga): ora è rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, come riporta l’Ansa.

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