Arriva a Fano il ministro Teresa Bellanova

Martedì arriva a Fano il ministro Teresa Bellanova. Appuntamento pubblico alle18,30 alla tensostruttura di Sassonia. Fano, 3 agosto 2020. Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali TeresaBellanova incontra le Marche. L’appuntamento è per domani (martedì 4 agosto)pomeriggio alle 18,30 a Fano, alla tensostruttura di Sassonia. Interverranno il candidatogovernatore del centrosinistra Maurizio Mangialardi, il consigliere regionale Federico Talè,il sindaco Massimo Seri e il capogruppo in Regione di Italia Viva, Fabio Urbinati. Talè,organizzatore dell’evento, precisa: “Sono molto felice che il ministro Bellanova abbiaaccettato il mio invito, perché nutro nei suoi confronti una grande stima, sia dal punto divista politico che umano. La sua ‘storia’ è più eloquente di tante parole: dovette lasciare glistudi dopo la terza media per andare a lavorare nei campi e sempre giovanissima entrònelle organizzazioni sindacali dei braccianti per combattere la piaga del caporalato”. “Conlei e con gli altri ospiti illustreremo il progetto del polo riformista a cui abbiamo dato vita perle prossime elezioni regionali. Un polo che mette insieme Italia Viva, Psi, Demos e CiviciMarche, a sostegno di Magialardi presidente”. “E poi – aggiunge Talè, candidato per il suosecondo mandato in Regione -, le Marche sono un territorio di agricoltura d’eccellenza, eBellanova è la figura giusta per discutere della valorizzazione di questo settore puntandosulla qualità e misurandoci sull’innovazione. Già prima della crisi epidemiologica,l’agricoltura regionale, sia pur caratterizzata da numerose potenzialità, presentava criticitàsia strutturali che di contesto che necessitavano di essere affrontate e risolte, e il Covid-19ha messo ancora più in difficoltà tantissimi imprenditori agricoli. Gli 8milioni e mezzo asostegno del settore stanziati dalla Regione nell’ambito della manovra ‘Piattaforma 210’per dare ossigeno all’economia, al lavoro e al welfare, rappresentano una cifra importante,ma i singoli contributi che ne sono scaturiti non hanno certo risolto i problemi dei tantioperatori del comparto, assolutamente nevralgico per l’economia della nostra provincia edell’intera regione”.

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