Un lungo calvario, poi la luce: la storia di Lucian. “E’ rinato all’ospedale di Pergola”

Un lungo calvario e poi la luce. Una storia di speranza e di buona sanità è quella che arriva dall’ospedale di Pergola. Protagonista Lucian Badana, 41 anni, pergolese. Era il 7 ottobre scorso quando a Ravenna si è sentito male. Una fortissima crisi respiratoria, la corsa al nosocomio emiliano, dove è stato 27 giorni in coma profondo. «La situazione – spiega la moglie Anna – era drammatica, le speranze sembravano pochissime. Ma non ci siamo mai voluti arrendere. Un periodo difficilissimo, poi la decisione di trasferirlo a Pergola». Il 7 dicembre l’arrivo nel reparto di Medicina. Stato di sonno veglia, Lucian non si alimenta, assoluta immobilizzazione a letto. Non parla, segue solamente con gli occhi ciò che gli si dice, seppur la situazione a livello di comprensione non è regolare. Un mese dopo il trasferimento in Riabilitazione dove si decide di posizionare una pompa al baclofene, procedura innovativa per il controllo del tono muscolare; l’intervento presso l’ospedale di Senigallia con il dottor Rodolfo Piazzai. Successivamente un complesso percorso presso la Riabilitazione di Pergola che sta proseguendo. Un lavoro portato avanti dal primario Giacomo Maurizi, con le dottoresse Francesca Saltarelli, Francesca Grassi, Silvia Giambartolomei, la coordinatrice dell’area infermieristica Annarita Borghesi e quella dei fisioterapisti Annalisa Carloni, la logopedista Laura Pelagaggia. «Non abbiamo mai perso le speranze – prosegue Anna – e con il trasferimento a Pergola la situazione è migliorata sotto tutti gli aspetti. I dottori e tutto il personale ci sono stati molto vicini. Lucian ha iniziato a reagire e dopo 4 mesi a muoversi e ricordo bene quando a gennaio è tornato, seppur con difficoltà, a parlare. Emozione indescrivibile». Tolta la cannula tracheale ha ripreso a parlare, quindi la rieducazione della deglutizione. Da una situazione di non alimentazione per bocca, è passato a essere autonomo. Enorme il lavoro sulla parte motoria. Piano piano è tornato anche a camminare con il deambulatore, aumentando progressivamente la resistenza allo sforzo fisico. «Se ripenso a Ravenna, ai nulli segnali di miglioramento e vedo oggi Lucian a volte stento a crederci. In periodi in cui si parla molto spesso di malasanità, mi sembra doveroso evidenziare lo straordinario lavoro fatto a Pergola. Medici e tutto il personale hanno sempre creduto nella ripresa di Lucian. Non smetterò mai di ringraziare chi a me, mia figlia e a tutta la famiglia ci ha ridonato il suo sorriso».

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