
“Il sindaco di Fano Massimo Seri fa il pianto del coccodrillo, lamentando di non essere d’accordo che a Pesaro ci sia stato un consiglio comunale monotematico sulla sanità al quale ha partecipato il presidente Acquaroli insieme agli assessori Baldelli e Saltamartini.
Abbagliato dalla campagna elettorale fa proclami piangenti, senza guardarsi indietro e dimenticando le sue posizioni in appoggio alla politica dell’allora Presidente della Regione Ceriscioli.
Ha dimenticato perfino che con la sua firma, nella delibera Regionale 528 del 2018, decretava il deprezzamento del nosocomio fanese in favore dell’Ospedale unico a Pesaro.
Ora è talmente pentito che si appella a coloro che allora lottavano, per difendere l’Ospedale Santa Croce, come se ne volesse essere la guida. Insomma si da le botte da solo e piange.
Personalmente non trovo nulla di male riguardo al consiglio monotematico a Pesaro. Il primo cittadino fanese dimentica, che Pesaro è città di capoluogo capitale della cultura 2024 e la Regione ne sente la responsabilità. Inoltre , grazie al Governo Acquaroli, è in piedi un progetto di costruzione di un nuovo Ospedale che non chiude quello di Fano, a differenza dell’operato di Seri ai tempi di Ceriscioli, ma lo valorizza nel tempo a favore di un utenza importante che raccoglie oltre alla terza città delle Marche anche una parte della vallata del Cesano e del Metauro. Non ci dispiace avere a pochi chilometri un Ospedale di secondo livello sapendo che avremo sempre più a disposizione il nosocomio fanese con il suo Pronto Soccorso che seppur ancora con molte difficoltà è lì e non lo tocca più nessuno.
Sono certo che i rappresentanti della Regione verranno anche nella nostra città e di questo non abbiamo dubbi. Il Sindaco di Fano invece di farsi mancare l’aria farebbe bene a creare un’interlocuzione costruttiva con le istituzioni a favore della città che amministra perché ad oggi non è stato così e forse se arriva sempre dopo gli altri un mea culpa farebbe bene a farselo invece di piangersi addosso.
Sappiamo bene che il Governo regionale di centrodestra in tema di sanità, ha ereditato un conto sfavorevole e molto salato e sappiamo bene che il tempo in questo caso fa da padrone per rimettere tutti i tasselli al posto giusto. Lo stanno facendo passo dopo passo con investimenti che hanno favorito anche il nostro Ospedale fanese. Questo il primo cittadino lo sa bene.
Personalmente ho fatto un giro all’interno dell’Ospedale Santa Croce e ho parlato con alcuni operatori sanitari, medici compresi, ottimi professionisti che stanno pagando tutt’oggi le scelte passate e non posso nascondere che ancora fanno fatica ma in silenzio per dare risposte a tanta utenza bisognosa di curarsi. Li dobbiamo ringraziare e anche tutelare perché, nonostante tutto, lavorano con grande professionalità ma anche con la speranza che piano piano si possa ritornare ad una situazione accettabile e favorevole per tutti. Insomma, Sindaco, il Santa Croce non verrà più chiuso e questo grazie al Governo attuale che ha, con coraggio e determinazione, stralciato subito la delibera regionale firmata dal Sindaco Seri e il progetto dell’assurdo Ospedale Unico.
L’UDC insieme all’associazione Nuova Fano ha raccolto, nel 2019, oltre duemila firme di cittadini fanesi che chiedevano di difendere l’Ospedale di Fano. Due mila firme consegnate pubblicamente al Presidente della Regione Francesco Acquaroli che firmò di suo pugno il documento in difesa del nosocomio. Un impegno che lo stesso Presidente ha preso e condiviso pubblicamente difronte ad una intera città.
Come UDC, partito al Governo regionale, ci faremo promotori dell’invito sul tema sanità nella terza città delle Marche, certi comunque che è già nell’agenda della Regione”, scrivono in una nota Stefano Pollegioni e il direttivo UDC Fano.
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